Bifosfonati orali e rischio di degenerazione maculare senile umida


È stato esaminato il rischio di degenerazione maculare senile con bifosfonati orali con 3 disegni di studio: analisi della sproporzione; studio caso-controllo; serie di casi auto-controllati.

Le principali misure di esito erano le segnalazioni di degenerazione maculare senile alla FDA ( Food and Drug Administration ) e una prima diagnosi di degenerazione maculare senile umida verificata da uno specialista della retina nella British Columbia.

Nell'analisi della sproporzione ci sono stati 133 casi di degenerazione maculare senile con Alendronato, 20 con Ibandronato ( Fosamax ) e 14 con Risedronato ( Actonel ).
Gli odds ratio riportati ( ROR ) per Alendronato, Ibandronato ( Bonviva ) e Risedronato sono stati, rispettivamente, 3.82, 2.40 e 2.87.

Nell’analisi caso-controllo ci sono stati 6.367 casi e 6.370 controlli corrispondenti.
Gli odds ratio aggiustati per degenerazione maculare senile umida tra gli utilizzatori regolari di bifosfonati 1, 2 e 3 anni prima della data indice sono stati, rispettivamente, 1.24, 1.38 e 1.59.

Nell'analisi serie di casi auto-controllati ci sono stati 198 casi di degenerazione maculare senile umida con la terapia con bifosfonati continua.
Il rate ratio per la degenerazione maculare senile umida per l'uso continuo di bifosfonati è stato pari a 1.99.

Non c’erano informazioni sui bifosfonati per via endovenosa.

In conclusione, coloro che fanno uso continuativo di bifosfonati orali sono a più alto rischio di sviluppare degenerazione maculare senile umida.
Data la natura osservazionale dello studio e la limitazione dei dati, sono necessari ulteriori studi per confermare questi risultati. ( Xagena2016 )

Mammo Z et al, Am J Ophthalmology 2016; 168: 62-67

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